Benvenuti nell'Antropocene

 Con questo post la mia prima intenzione è esporre e divulgare delle teorie e dei concetti estrapolati da ricerche in internet, riferiti ad uno degli argomenti, dal mio punto di vista, più importanti e più sottostimati della nostra contemporaneità.

Faccio riferimento a scienziati, geologi e ricercatori di cui approvo pienamente le teorie, per dedurre un punto di vista personale condivisibile, provando a non cadere nei semplicismi e nelle 

ovvietà.

Promuovo l’idea che queste persone mettono il cuore e l’anima nei i propri studi per combattere una battaglia che coinvolge ognuno di noi, a prescindere dal nostro interesse verso gli argomenti trattati.

Questi studiosi saggi e sapienti dottori, dovrebbero essere ascoltati di più dalle grandi masse e le loro informazioni diffuse e divulgate nella maniera più efficiente e coinvolgente possibile.


Molte delle cose che ho annotato fino ad ora, avrebbero una risoluzione pratica ed effettiva per cambiare il mondo o almeno provarci. 

L’alternativa al “almeno ci provo” può essere “lasciarlo così com’è”, cioè alla deriva, consapevoli però del probabile risultato finale.

Sarebbe una scelta coerente con il proprio modo di ignorare e disimpegnarsi sull’argomento Natura e quanto essa sia importante per la preservazione della nostra esistenza.


Nelle pagine che redigo, espongo il mio modo di agire, fino ad ora in maniera quasi del tutto prettamente teorica.

Esprimo il punto di vista, sorto da come percepisco le cose e come vorrei invece cambiare quello che mi circonda.

Tutto ciò ha come obbiettivo formare un pensiero critico, un pensiero unico ed autentico, nella sua maniera più personale ed originale possibile e ispirare chi volesse averne uno proprio.


Come ho scritto in passato, sono fermamente convinto che chiunque volesse cambiare il mondo, ha il diritto di nascita per farlo.

A volte, se si ha a cuore il nostro futuro e quello delle prossime generazioni, si ha il dovere di provarci.


Personalmente il termine Antropocene ha suscitato, da quando ne conosco il significato, un grande timore in me.

Il timore riservato per questa parola, sussiste perché la associo al significato catastrofico che potremmo raggiungere nel corso dei prossimi e non troppo numerosi decenni.

Il risultato da cui sottrarsi in ogni modo.

Un destino che al momento, almeno all’apparenza, interessa a pochi. 

Un destino che per il momento è evitabile, ma che non troppo presto, potrebbe diventare inevitabile. 


Con Antropocene, s’intende l’epoca geologica contemporanea, caratterizzata dalla influenza negativa dell’essere umano.

L’effetto causato dalla nostra irreversibile presenza è motivo di un cambiamento strutturale del clima planetario che va ad incidere sui processi sottili di equilibrio Terrestri condizionati da una evoluzione durata milioni di anni.

L’Antropocene è la prova inconfutabile che l’uomo è nocivo per se stesso e per il resto degli ecosistemi Mondiali.


Il funzionamento del nostro pianeta si è stabilizzato nel corso del tempo con i propri fattori ambientali, come i ghiacciai, gli oceani e l’atmosfera.

Tra questi il fattore più importante e più vulnerabile è l’atmosfera ed è anche il fattore più risentito dell’effetto dannoso dell’uomo.

L’atmosfera è quel sistema che, se gravemente compromesso, riesce a compromettere ogni altro tipo di sistema esistente.

L’atmosfera è il primo fattore ambientale che ha permesso alla Terra di ospitare la vita così come la conosciamo.


Lo studio del clima ci ha permesso di scoprire che, da migliaia di anni, le fasi Terrestri sono alternate fra periodi Glaciali e periodi Interglaciali.

Noi siamo collocati verso la fine di un periodo interglaciale, un periodo prettamente caldo.


Cos’è che ha caratterizzato l’Antropocene?


Gli ultimi 200 anni di Rivoluzione Industriale hanno permesso all’essere umano di evolversi tecnologicamente in una modalità senza precedenti, è stato l’inizio di una crescita e di un progresso scientifico senza eguali.

Questo processo, soprattutto nell’ultimo secolo, è riuscito a migliorare da quasi ogni punto di vista la qualità e la facilità delle nostre vite, attribuendo all’essere umano stesso, un nuovo modo di vivere e di definire la vita nella propria quotidianità.

Allo stesso tempo, la Rivoluzione Industriale, diede inizio ad un altra grande novità planetaria, data dalla combustione del petrolio, del carbone e dell’uso di gas, l’Effetto Serra che incrementerà progressivamente il riscaldamento globale fino ai tempi nostri.


E’ stato anche l’esordio di uno smisurato prelevamento di risorse, come il legno, i minerali, i pesci, gli animali, restituiti al pianeta come scarto.

Un prodotto di avanzo che non solo incrementa i rifiuti nell’ambiente, ma immette nell’atmosfera quantità spropositate di CO2.


Per spiegare quest’ultimo concetto, faccio l’esempio di un passato molto recente.

Fino agli anni 70, si contavano al mondo circa 3,5 miliardi di persone, e dal punto di vista di sprechi e di rifiuti legati all’individuo, si rispettava un equilibrio naturale.

Con la crescita smodata della popolazione, e la propria estrema necessità vitale legata al petrolio, ci si avvicinerà sempre più verso il punto di non ritorno, il processo irreversibile che caratterizzerà il mondo di domani.

Il clima mondiale è aumentato di un grado, questo grado si è incrementato soprattutto negli ultimi 30 anni.


Questa è l’eredità che lasciamo alle generazioni future.


Si sostiene che nei prossimi 100 anni, la temperatura possa salire di 5°.

Con un solo grado di differenza, il 50% dei ghiacciai delle Alpi è scomparso, insieme alla sorgente del Po ed a molti alti fiumi essenziali per il sostenimento umano.

In nessun periodo caldo interglaciale è mai capitato che il clima salisse di un grado.

I 5° che si raggiungeranno, sarebbero la peggiore prospettiva possibile, e sarebbe a mio avviso il più grande fallimento dell’umanità nei confronti di questo pianeta, fino ad ora.


Questi sono i sintomi di una malattia climatica di natura ed origine umana.


Se nel 2100 ci fosse un alzamento di 5°, le conseguenze più catastrofiche, sarebbero destinate soprattutto a noi esseri umani.

La Natura, nonostante le estinzioni di massa, il disequilibrio ambientale e la distruzione di tantissimi ecosistemi unici, avrà sempre la forza di adattarsi.

La natura è resiliente.

Noi pensiamo di essere i padroni del Mondo, ma non avendo la stessa forza di adattamento, saremo la specie mondiale ad avere più ripercussioni.

Ripercussioni che ritengo al limite dell’apocalisse.


Il CO2 di origine fossile che viene immesso nell’atmosfera, si è quindi aggiunto a dismisura nell’equilibrio mondiale.

In 800mila anni, la percentuale di Anidride Carbonica nell’ambiente, non è mai stata così alta come oggi.

L’Effetto Serra è la causa principale dello scioglimento dei ghiacciai, quindi dell’innalzamento dei mari e della desertificazione più totale.

Le gravi conseguenze che caratterizzeranno in maniera disastrosa la vita degli esseri umani.


I numerosi test nucleari avvenuti intorno agli anni 50 e 60, inoltre sono stati un altro fattore disastroso che ha coinvolto il pianeta verso delle gravissime conseguenze.


Noi siamo la causa del problema, e grazie ad ognuno di noi, ogni anno muoiono 9 milioni di persone solo per l’inquinamento.








Per far ereditare alle generazioni future un pianeta ancora vivibile e che non sia così ostile alla numerosa presenza umana, bisogna cambiare radicalmente direzione.

Bisogna scegliere una direzione che possa garantire il termine dell’inquinamento dell’aria e dell’acqua.

Eliminare la nostra esigenza di deforestazione e promuovere invece la riforestazione.

Dobbiamo limitare il più possibile la cementificazione, che rende la terra sotto i nostri piedi sterile e vulnerabile.

Bisogna terminare definitivamente e tempestivamente l’era del petrolio e del carbone, nonostante purtroppo ci sia un processo economico attuale che invece promuove ancora delle fonti dannose e obsolete.

Dobbiamo riusare e riciclare le risorse ed i rifiuti, eliminando il maggiormente possibile lo spreco.

Adattare i nostri bisogni alle energie rinnovabili ovunque sia possibile.

La tecnologia riguardo al rinnovabile ed al sostenibile ha fatto negli ultimi anni enormi progressi, progressi tali da permettere che i sogni, con la buona volontà, possano diventare realtà. 


Questo pianeta è l’unico che abbiamo, tutto ciò che riguarda la nostra sopravvivenza, dipende da esclusivamente da questo.

Preservare la Natura equivale a preservare noi stessi.

Tutto ciò che siamo è ciò che la Natura ci ha permesso di essere, e dobbiamo provare a saldare questo debito con l’ambiente che ci circonda.

Sentiamoci partecipi ed attivi quando ci rivolgiamo alla Natura.

Ritorniamo animali e non facciamo finta che l’uomo e l’ambiente siano due cose distinte e separate.

L’essere umano dev’essere al servizio della Natura almeno tanto quanto la Natura stessa è sempre stata al nostro servizio. 



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