Un breve pensiero sul Covid

Questo, fra tutti gli argomenti che ho provato ad affrontare, è il più delicato ed è il più controverso.

Con la premessa che, ciò che sto per esporvi, è un pensiero nato per essere fuori dagli schemi più diffusi e quotidianamente esposti.

L’intenzione non è assolutamente quella di offendere e screditare coloro che hanno avuto delle ripercussioni pesanti dal virus o da chi non sia d’accordo con me.

Voglio presentare una mia introspettività che non si accontenta delle tesi sostenute da giornali, televisioni o radio, che possa essere di ispirazione per raffinare un pensiero generale, spesso basato troppo sul sentito dire o su esperienze solo ed esclusivamente personali.

Il mio obbiettivo non è ottenere la ragione da parte vostra, ma avere una possibilità di crescita positiva e costruttiva, anche verso chi non la pensa come me.


Il Covid ha messo a dura prova ognuno di noi, dal punto di vista sociale e lavorativo.

Non solo ha limitato per molti mesi la nostra libertà, ma ci ha separati per questioni ideologiche e politiche nel momento in saremmo dovuti stare più vicini.

I danni che il Covid non è riuscito a fare, sono stati causati da un terrorismo psicologico da parte dei mass media, approfittandosene delle persone più in difficoltà e più emarginate da un punto di vista sociale, ad esempio le persone anziane.


Penso che alcuni di voi siano concordanti sul fatto che la politica degli ultimi anni, abbia fatto disastri sulla gestitone e sulla risoluzione del problema.

Quasi tutte le decisioni inutili e sbagliate, sono state prese.

Il reintegro scolastico con la conseguenza di inutili banchi a rotelle, o l’abuso di potere sui vari green pass più o meno validi.

Hanno limitato ancora di più ogni tipo di ceto sociale, anche verso la propria giustificata uscita per scopi personali.

L'obbiettivo è stato infondere ancora più paura e terrore, verso le persone che erano e sono tutt’ora molto spaventate per la situazione.


Noi italiani, che possiamo vantarci di una pessima concorrenza politica verso stati esteri più o meno vicini, abbiamo raggiunto un profilo governativo che si è avvicinato ad una forma di totalitarismo.

Chiunque non sia favorevole alle “temporanee” soluzioni prese dai nostri politici, è considerato a priori come un diverso, un personaggio con il solo scopo di infatuare le masse verso un pensiero contrario, assurdo e limitato.

In parole semplici un complottista.


Bisogna tenere conto che i nostri rappresentanti politici, non erano, e non sono ancora preparati ad una situazione di tale emergenza.

Per fare la figura meno misera possibile, hanno dovuto portare il pensiero generico degli italiani verso una sola e possibile direzione, favorevole quindi ad ogni decisione presa dall’alto.


Quando si utilizzano i mezzi di comunicazione per plasmare il pensiero di più persone possibili, escludendo qualsiasi tipo di controparte o di semplici opinioni personali contrastanti, ci si sta avvicinando ad una azione di propaganda totalitaria.

Per il Governo è il modo più semplice per espiare le proprie colpe e nascondere i danni che sono stati fatti.

Per farvi capire questa meditata affermazione, rivolgiamo il pensiero a ciò che abbiamo sentito di più nei nostri telegiornali negli ultimi anni:


“Tutti i reparti di terapia intensiva nazionali sono completamente pieni”.


Ad un primo ascolto è lecito sentirsi spaventati; ragionando un’attimo però… sono decine di anni che i politici, per colmare i debiti causati prevalentemente dalla loro negligenza sul campo di lavoro, hanno tagliato fondi e licenziato personale sulle due istituzioni più importanti, l’Istruzione e la Sanità.


Il caso che fa riferimento a questo argomento non potrebbe essere che, la nostra, una volta invidiabile, Sanità.


Sono stati licenziati numerosi medici ed infermieri competenti, sono stati chiusi reparti ed ospedali di paese.

Le risorse che sarebbero state indispensabili per la qualità della risoluzione di una situazione pandemica come la nostra.


“Tutti i reparti di terapia intensiva nazionali sono completamente pieni”. 


Dopo la riflessione appena stata fatta, mi sembra una grandissima presa per il sedere.

E’ il gesto di cui si sono serviti i politici, non solo per espiare le proprie colpe, ma anche per darsi una parvenza nei nostri confronti, come dei salvatori e qualche volta anche dei martiri.







L’opinione generale si è rapidamente trasformata in pensieri collettivi dove, la colpa dei contagi sia quasi esclusivamente dei non vaccinati o di chi non indossa la mascherina ovunque sia o verso chi avrebbe solo voglia uscire di casa, respirando aria fresca e non la propria saliva.


C’è chi vuole vivere la propria vita non solo prendendosi carico di tutti i rischi, ma anche godendosi quei momenti di libertà che ci rendono vivi.

Trascorrere un pomeriggio al bar con degli amici, portare fuori il cane e non uscendo di casa solo ed esclusivamente per fare la spesa.


Il nostro paese si vanta di essere un paese libero e democratico, allora perché vedere solo bianco o nero?

Perché ci limitiamo ad essere unicamente pro vax o no vax.


Ognuno di noi dovrebbe avere la propria libertà di opinione.


Il Mondo che noi conosciamo è fatto di mille sfumature, siamo tutti quanti una sfumatura diversa, e non dovremmo farci etichettare dai soliti Potenti che hanno un tornaconto a renderci tali.

Se siamo liberi, dobbiamo fare rispettare la nostra libertà, senza metterci l’uno contro l’altro per delle cose del tutto opinabili.

Fino a che siamo consapevoli di essere diversi, abbiamo la controprova di essere liberi.

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