Multinazionali

Se si volesse capire, in maniera puramente logica e meditata, la diffusione delle Multinazionali che dominano il mercato di oggi, la Globalizzazione è stato, ed è tuttora, il più grande trampolino di lancio a servizio di quelli imprenditori avidi, fanatici ed arrivisti che hanno il solo ed unico scopo di guadagnare ed espandersi.

Questi Oligarchi, hanno sacrificato per la vetta di mercato, molte leggi morali ed ideali appartenenti alla loro persona. 

La preservazione dell’ambiente o il loro concetto di libertà (anche quella dei propri dipendenti).

La volontà protettiva dell’unicità di quei contesti esteri, visti da loro esclusivamente come una espansione imperiale imprenditoriale.


Il pensiero occidentale, si affida anche a questi individui, per esportare i propri valori ed il proprio benessere a culture definite arretrate.

Questo pretesto per lo più ipocrita, è il doppio fondo di una volontà studiata per ampliare le fasce di mercato dei Potenti, gli imprenditori che sono riusciti a saturare i propri mercati nei nostri paesi sviluppati.

Una conseguenza di questi malsani processi, è conformare il resto del Mondo verso una sola cultura dominante, di solito quella Occidentale, eliminando le più importanti caratteristiche che rendono unici, i paesi da noi più distanti.

Paesi che hanno una loro definita cultura, giustamente diversa dalla nostra.


Prendo come esempio il Mc Donald.


In ogni angolo del Mondo c’è un Mc Donald, ed i panini che potremmo comperare in Canada, in Tailandia o in Italia, ovunque fossimo, avranno lo stesso sapore di spazzatura.

Prevalentemente i prezzi del Mc Donald sono accessibili a tutti, anche ai ceti sociali più marginali ed impoveriti.

Questo permette alle aziende di ampliare il loro target verso chiunque, vendendo porcherie e cibarie al limite dell’avvelenamento.

La qualità è così scadente che potrebbe essere meno nocivo mangiare una volta a settimana, che mangiare tutti i giorni in questo colosso industriale.

Molte persone del Terzo e Quarto Mondo che lavorano nei settori più secondari di questa industria, erano povere prima e sono povere adesso.

La differenza sostanziale è che la stragrande maggioranza di queste, ora sono sfruttate sottopagate dallo stesso colosso, che permette loro di mangiare la nostra spazzatura.

Le logiche di mercato impongono che il buonsenso e la filantropia non debbano mai esistere.

Niente è lasciato al caso.


La globalizzazione ha quindi reso le nostre vite migliori sotto questo punto di vista?


La ragione principale per cui la stragrande maggioranza va a mangiare al Mc Donald è perché è veloce, è facile ed è vicino a noi, ovunque fossimo.

Sono gli stessi motivi per cui siamo totalmente catturati dai sevizi di Amazon.

Dovremmo essere tutti consapevoli dei disastri economici ed ambientali, causati dalle più grandi Multinazionali, basta consultare il proprio Dispensatore di Cultura.

Scambiamo la nostra etica per la comodità, comodità del tutto ingiustificate, data la nostra antica ed invidiabile tradizione culinaria.


Il motivo che ritengo uno dei più infimi fra questi, fa parte della più bassa psicologia del consumatore, screditando anche la propria intelligenza… 


Tanto lo fanno tutti!






La premessa fondamentale per la comprensione di questo testo è che le vostre personali ed indiscutibili idee, sono ancora una volta rispettate, con la condizionale rivolta alle persone che hanno preso a cuore il tema esposto o che si siano soffermate a riflettere fuori dagli schemi.


L’idea generale è che, se una cosa sbagliata la fa chiunque, cessa di essere sbagliata.

Ci comportiamo come bestie.

Siamo cresciuti secondo falsi valori e falsi ideali che ci rendono tutti consumatori conformati.

Il nostro interesse è quasi unicamente seguire il branco, tralasciando il punto di partenza ed il punto di arrivo e se la destinazione possa essere catastrofica.

“Tanto lo fanno tutti” dal mio punto di vista, è un modo ipocrita per sviarsi da una responsabilità morale che dovrebbe invece farti agire contro corrente.


Ragionando in questi termini, siamo tutti responsabili, anche se in maniera spesso non desiderata, ad alimentare un sistema corrotto ed egoista.

Un sistema che non si è mai interessato dei bisogni del consumatore, ma a rendere il consumatore stesso, ad essere bisognoso del sistema.

Allo stesso tempo non si può pretendere da nessuno di assumersi queste responsabilità così grandi e così aggravanti, verso un organizzazione mondiale nata e studiata per essere incontrastata da ogni punto di vista.


La storia insegna che, avendo un pretesto comune, diffuso per migliaia di persone, si possa agire in maniera unisona verso la stessa direzione.

Partecipare attivamente ad uno scontro contro quei pochi individui che rovinano il NOSTRO pianeta.

Le nostre battaglie personali potrebbero essere molto più che vane.

La forza di ognuno di noi, componenti del gradino più basso della società del Primo Mondo, il consumatore medio, crescerebbe in maniera esponenziale.

Unirsi in un unico e vasto schieramento di opposizione è un modo per fare la differenza.


Tutti i giorni nelle azioni quotidiane, possiamo essere l’ago della bilancia.

Decidere se incrementare questo sistema immorale per la nostra pigrizia e per la nostra esagerata comodità o ribellarci.






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