Cosa ci rende esseri umani?

Cosa ci rende esseri umani?

Ognuno di noi potrebbe rispondere a questa domanda in maniera totalmente differente, e dopo aver ascoltato il parere di cento persone, ci sarà sempre chi, per originalità o per fantasia saprà ulteriormente stupirci.


Può essere una questione filosofica, scientifica o religiosa, ma la domanda che vi sto ponendo, si riferisce solo a voi stessi, alle vostre vite ed al vostro modo di vivere, e quanto vi sentiate partecipi ed attivi alla vostra umanità.


La risposta alla quale io stesso, da tempo, sto cercando soluzione, mi porta ad un immaginario talmente ampio e talmente antico, che ho difficoltà ad inquadrarlo nella mia mente.

Siamo frutto delle nostre origini, la nostra evoluzione è dipesa da un solo importantissimo fattore che abbiamo in comune… noi siamo solo ciò che la natura ci ha permesso di essere.


Se guardassimo al passato, l’essere umano era più animale di quanto lo siamo oggi, ovviamente senza screditare tutte le menti brillanti, i pensatori, i matematici, gli artisti (e tanti altri) che hanno avuto la genialità di plasmare le vite delle persone, abbattendo le barriere del tempo di secoli o millenni.


Con animale intendo ciò che nelle nostre vite passate, ci legava indiscutibilmente alla Natura.

Vivevamo in una situazione, in una realtà, dove ogni cosa che poteva fare la differenza sulle grandi e piccole caratteristiche della vita, era dipesa alla conoscenza ed al rispetto del pianeta.

Ad esempio conoscere le peculiarità dei raccolti, le fasi lunari, il periodo di semina per ogni pianta, era indispensabile per sopravvivere in un Mondo di tempo “x”, determinando la x ad un passato, senza i nostri dispensatori di cultura come computer e telefonini.

Un tempo in cui le grandi storie erano narrate solo per ricordo, o per sentito dire, permettendo alle generazioni di sognare o plasmare ciò che era capitato, dove l’essere umano era facilmente affascinabile e stupibile, purché la vita stessa, anche se più difficoltosa per certi aspetti, era molto più semplice della nostra.


Nell’ultimo secolo l’essere umano si è snaturalizzato, ha cessato di essere animale, per diventare qualcos’altro, di molto più complesso e subdolo.


Questo testo è nato per essere fonte di ispirazione a chi volesse ampliare i propri orizzonti, avere un pensiero critico e assolutamente personale, fuori dagli schemi che ci sono stati imposti dai nostri “dispensatori di cultura”, che sono diventati ormai più importanti della cultura stessa.


Dal mio punto di vista, la responsabilità delle proprie azioni è fortemente dipesa dalla autocoscienza di ciò che si sta facendo, in parole semplici è la consapevolezza che ci rende colpevoli.

Nel Mondo di oggi, dove la maggior parte delle persone, fa di tutto per non farne parte, ci hanno conformizzati e ci hanno reso impossibile affascinarci e stupirci delle cose più belle, che sono anche le più semplici, ad esempio, il cielo di notte o il tramonto.


Tutto questo è per dire che, lo stadio raggiunto da ciò che una volta era “essere umano”, ha allontanato le nostre vite dalle meraviglie della Natura, in cambio di una malsana comodità ed una inconsapevole ignoranza.


Per che io possa farvi capire, cosa sia per me questa eccessiva comodità, farò altri tipi di esempi, che magari all’inizio potrebbero sembrarvi banali o troppo generici.






Cosa ci rende esseri umani adesso?


Qualsiasi cosa volessimo mangiare, adesso lo troviamo in un normalissimo supermercato, fregandocene altamente se sia una verdura di stagione, o che sia un animale che stiamo portando alla estinzione solo per essere distribuito nei nostri generici punti di rifornimento.

Tutti quanti noi però, se volessimo informarci riguardo all’argomento, il nostro “dispensatore di cultura” Smartphone o Computer, ci direbbe che la maggior parte della fauna e della flora MONDIALE, è all’interno degli scaffali del nostro supermercato più vicino, invece di essere nel loro habitat naturale.


Siamo consapevoli che stiamo distruggendo moltissime specie di essere viventi per la nostra ingordigia e per la nostra comodità? 

Si, allora siamo colpevoli.


Quindi l’argomento non ci interessa? Non sappiamo come cambiare il sistema? 

Di solito siamo solo pigri, e data la nostra estrema comodità non riteniamo importante combattere ciò che è palesemente sbagliato.


L’essere umano è diventato sempre più comodo ed abitudinario.


Se vi sentite di fare parte delle persone che non vogliono cambiare il sistema perché pensano di non poterlo fare, io sono convinto che, tutti abbiamo il diritto di provarci, come diritto di nascita.

Se siamo nati in questo Mondo, abbiamo il diritto ed anche il dovere, a volte, di provare a renderlo un posto migliore.


Ritornando alla domanda “cosa ci rende esseri umani”, io sono fermamente convinto che, per me, siamo solo ciò che che la natura ci ha permesso di essere, a rigor di logica mi rende consapevole che io, come essere umano, ho un grande debito da saldare con la Natura.

Questo debito può essere saldato solo in una maniera, ovvero preservare il Pianeta stesso, che provvederà al preservamento delle nostre vite nei secoli e millenni.


Proteggere il Pianeta nella sua integrità, nel rispetto di animali e piante, dai ghiacciai ai deserti, dal più microscopico insetto al più grande dei mammiferi, preserva la nostra autenticità come abitanti ed ospiti, in tutti i contesti naturali compromessi dalla nostra malsana presenza.


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