Cosa ci rende esseri umani? (Parte Due)

Ho il doveroso bisogno di approfondire ciò che ci ha allontanato dalla nostra condizione di essere umani ed allo stesso tempo animali, dal punto di vista prettamente tecnologico.


Non potrei riferirmi ad altro che i nostri Smartphone e Computer, che ho rinominato in maniera non troppo sarcastica “dispensatori di cultura”.


La nostra disumanizzazione è sicuramente iniziata prima di questi diffusissimi strumenti, ma penso che chiunque di voi possa confermarmi che siano diventati, l’apice di un sistema, che io personalmente ritengo subdolo e corrotto.


Mi ricordo un tempo, legato più ai miei genitori che in quanto a me come persona, dove la gente stava insieme per il solo piacere di stare insieme, ed era legata da movimenti di individui che avvicinavano centinaia di persone, e dove non saresti mai, o quasi mai stato solo, anche senza conoscere nessuno.


Ora puoi vedere chiunque in rete, senza mai scambiare una parola con nessuno di loro.

Ora puoi non sentirti solo perché fai parte di un gruppo di WhatsApp, ma la mia opinione e che siamo tutti soli, circondati da altre persone sole come noi.


I motivi di tutto questo possono essere molteplici, ho ipotizzato l’apice di un sistema che ha il solo scopo di bombardarti di pubblicità, che ti obbliga ad avere cose e caratteristiche che ti permettano di emanciparti più degli altri.

Siamo portati ad una eterna competitività, con chi alla fine non è nulla di più di noi.


Siamo costantemente bombardati, su ogni tipo di canale di comunicazione, e veniamo plasmati nel nostro modo di pensare.


Ad esempio, se sei un maschio devi avere le auto più costose, o i telefoni più potenti, e se non hai un ruolo nella società valido e riconosciuto, non sei nessuno.

Puoi decidere quindi di essere un avvocato o un imprenditore, se vuoi essere qualcuno.

Il tuo ruolo, determina la tua rispettabilità come persona.


Se sei una femmina è molto peggio, non sarai mai perfetta, avrai sempre le sempre le tette troppo piccole ed il culo troppo grosso.

La tua persona non sarà mai importante quanto il tuo aspetto fisico (che invece dovrebbe essere una parte solo marginale). 

Dovrai per tutta la vita sentirti in difetto, perché non equivarrai mai come lo stereotipo di bellezza generale.


Solo la ragazza perfetta, potrà avere la misera illusione di avere il mondo ai propri piedi, e quando invecchierà dovrà rifarsi esteticamente, ancora di più di quanto avrebbe dovuto una ragazza giovane, per dimostrare a se stessa ed agli altri, che non invecchia tanto velocemente quanto invecchia il Mondo.




Tutti noi siamo corrotti da questi stimoli che ci rendono la vita impossibile, e quasi tutti non sappiamo come uscire da questo turbinio di imperfezioni, e sentiamo che, questi difetti, ci siano suggeriti dal Mondo stesso.

Il Mondo composto da quelle persone che hanno un tornaconto, per la nostra condizione di essere prima dei consumatori, e poi degli esseri umani.

Il miglior consumatore è quello che sente l’estremo bisogno di avere qualcosa, anche se poi riflettendoci, possa non servire a niente.


Perché il Mondo di quando eravamo semplici esseri umani, quando non avevamo i nostri “dispensatori di cultura” era triste, difficile e a tal volte molto ingiusto e selettivo, ma aveva la più grande qualità… era VERO.



Vi rendo partecipi di una riflessione personale, se le persone che hanno avuto la possibilità di trascorrere i loro primi venti, o trenta anni della loro vita senza tutto questo, ora sono completamente assorte in questo sistema… Noi che ci siamo nati, quando avremo la loro età, saremo ancora capaci di vivere senza?


Provate ad immaginarvi a 50, 60 o 70 anni, quando il mondo potrà essere completamente convertito alla fede delle tecnologie inutili, sapremo vivere senza? cosa potrebbe mai succederci senza?

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